Cervia e Cesenatico dicono no alle cicche in spiaggia

Cervia e Cesenatico dicono no alle cicche in spiaggia

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44 mila sigarette in 40 giorni di cui oltre 9 mila sono state gettate nella sabbia. Questi i dati dei fumatori in spiaggia che sollevano le riflessioni delle spiagge di Cervia e Cesenatico contro l’inquinamento da filtri di sigarette.

La ricerca è dell’Università di Roma Tor Vergata e di Parigi Institut Mines-Télécom ed è stata condotta in 8 stabilimenti balneari della costa romagnola. Il risultato: 40% in meno dei filtri inquinanti nelle spiagge coinvolte grazie alla diffusione di strumenti adeguati e alla sensibilizzazione dei fumatori. I mozziconi di sigaretta rappresentano un problema ambientale e sanitario molto serio nel contesto balneare globale, il Progetto Europeo MARLISCO stimò in oltre 2 milioni di filtri di sigarette la fonte primaria di inquinamento del Mediterraneo. Ciascun filtro, che contiene moltissimi agenti tossici per la salute umana e che per decomporsi richiede in media 25 anni, causa un impatto negativo enorme sull’ambiente marino e costiero. Con queste premesse questa estate sulle spiagge di Cervia e Cesenatico un team di economisti ricercatori ha realizzato un vero e proprio esperimento per comprendere la portata del fenomeno e cercare di capire se è possibile ridurre l’inquinamento generato dai mozziconi di sigaretta.

La Dott.ssa Mariangela Zoli e il Dott. Gionata Castaldi, dell’Università di Roma Tor Vergata, CEIS e SEEDS e la prof. Grazia Cecere dell’Università di Parigi Télécom Ecole de Management (Institut Mines-Télécom), in collaborazione con le Cooperative Bagnini di Cervia e Cesenatico, utilizzando gli strumenti suggeriti dall’economia sperimentale, hanno realizzato questa estate uno studio sulle spiagge di 8 stabilimenti balneari per comprendere la portata del fenomeno e cercare di capire se sia possibile ridurre l’inquinamento generato dai mozziconi di sigaretta, modificando i comportamenti individuali.

Grazie al prezioso contributo dei gestori degli stabilimenti balneari che hanno aderito al progetto – Bagno Andrea, Bagno Conti, Bagno Milano, Bagno Vega e Bagno 69 di Cesenatico, Bagno Giardino, Playa Caribe e Bagno Tre Stelle di Cervia – e alla sensibilità mostrata dalla direzione delle Cooperative Bagnini di Cervia e Cesenatico, sono stati introdotti appositi raccoglitori per i mozziconi, posizionati in vari punti per ciascuno stabilimento, e sono stati distribuiti ai clienti alcuni piccoli posaceneri (conetti) da utilizzare sotto all’ombrellone.

Una sfida che nasce dall’urgenza di arginare un fenomeno dalle dimensioni impressionanti: durante 40 giorni in cui si è svolto l’esperimento, negli stabilimenti balneari interessati, sono state fumate circa 44 mila sigarette, di cui oltre 9 mila sono state gettate nella sabbia. In media, ciò significa almeno 7 mozziconi di sigaretta presenti nella sabbia per ombrellone. Basti pensare che solamente nei week end di luglio i bagnini hanno raccolto dalla sabbia da 350 a oltre 700 filtri.

I risultati dell’esperimento sono stati eccezionali: l’incidenza di mozziconi presenti nella sabbia si è ridotta in media di un terzo negli stabilimenti che hanno visto la sola introduzione dei conetti e di più del 40% negli stabilimenti in cui l’uso dei cenerini è stato accompagnato dai messaggi ambientali.

Come spiegato dai ricercatori, che hanno condotto l’indagine: “È stato fondamentale comprendere quali sono le motivazioni che spingono gli individui ad adottare comportamenti ambientalmente sostenibili. A tal fine sono stati introdotti due trattamenti diversi: in un gruppo di stabilimenti sono stati semplicemente resi disponibili i “conetti”, in un secondo gruppo la sensibilità ambientale dei clienti è stata sollecitata attraverso l’esposizione di messaggi di invito a realizzare la raccolta separata dei mozziconi. L’esperimento ha permesso di mostrare come sia le convinzioni personali, sia l’approvazione sociale sono meccanismi importanti per influenzare il comportamento degli individui”.